CHIESA S.
COSMA
Nella ricorrenza del centenario della nascita al cielo della venerabile Madre
Maria Pia della Croce – Notari, Fondatrice delle Suore Crocifisse Adoratrici
dell’Eucaristia, Martedì 4 Settembre
alle ore 19:00, presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano si è svolta la solenne celebrazione eucaristica di
apertura dell’ANNO GIUBILARE
presieduta da Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Favale, vescovo della diocesi di Conversano – Monopoli.
Prima della Santa Messa il diacono
Stefano Lomele ha tenuto una breve catechesi sull’Indulgenza Plenaria, dal che evidenziava
l’amore di Dio e il peccato commesso dall’uomo, che nel sacramento della
riconciliazione si incontrano: l’abbraccio Paterno di Dio nella Sua grande
Misericordia e la miseria dell’uomo. Inoltre il diacono sollecitava ai presenti
di vivere seriamente quest’anno di grazia in questo mondo moderno in cui si
parla niente d’inferno e poco di paradiso.
Il
vescovo esortava ed incoraggiava i sacerdoti concelebranti, l’autorità
rappresentata dal Sindaco Avv. Pasquale Loiacono, le suore convenute dalle diverse
congregazioni e i fedeli presenti con la
sua seguente omelia:
“Vogliamo lasciarci guidare dalla parola di
Dio che abbiamo ascoltato quest’oggi per comprendere la figura di questa donna
straordinaria che l’Istituto delle Suore Adoratrici dell’Eucarestia, in questo
anno vuole ricordare nel centenario della sua preziosa morte. E’ proprio vero
che il Signore con la sua parola ha sempre da dirci qualcosa che aiuta il
nostro cammino di fede, e i Santi sono l’espressione visibile e concreta della
parola di Dio.
Io
voglio trarre spunto per la meditazione e riflessione di questa sera dal brano
ascoltato nella prima lettura, tratto dalla prima lettera dei Corinzi
dell’Apostolo Paolo.
L’apostolo
scrivendo ai cristiani di Corinto e oggi parlando a noi, ci ha detto che lo
Spirito di Dio conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi più
dello Spirito di Dio può conoscere Dio, il mistero della Trinità, il Dio
inaccessibile, il Dio infinito che si rende visibile, si rende alla portata
degli uomini attraverso l’incarnazione del Verbo, la seconda persona della
Santissima Trinità e poi con il dono che il Signore è risorto dai suoi
discepoli, lo Spirito Santo.
L’inavvicinabile,
l’inconoscibile diventa accessibile, grazie allo Spirito Santo. E’ lo spirito
che aiuta l’uomo a penetrare nel mistero di Dio, nelle profondità di Dio. Ci ha
detto San Paolo, chi invece non ha lo spirito di Dio non riesce a scrutare la
profondità di Dio, si ferma alla materialità dell’esperienza quotidiana della
propria vita e non riesce a leggere la propria vita nella luce del mistero di
Dio, chi si lascia guidare dallo spirito umano o peggio dallo spirito del
mondo.
L’orizzonte
di costui o di costei è limitato, non riesce ad andare al di là della propria
persona ed è la realtà che circonda quella persona. La conoscenza si limita,
per chi ha lo spirito esclusivamente umano, a ciò che è tangibile, visibile,
accessibile. Non può avvicinarsi a Dio, non può conoscere Dio chi si lascia guidare
dallo spirito dell’uomo. San Paolo dice che noi abbiamo ricevuto lo Spirito di
Dio, per cui possiamo scrutare il mistero di Dio, comprendere le cose di Dio e
di conseguenza lasciarsi guidare dallo Spirito di Dio, questo lo può fare solo
chi penetra nel mistero di Dio e diventa una cosa sola con Dio.
Miei
cari i Santi chi sono? Se non quegli uomini e quelle donne che hanno fatto
questo salto di qualità nella loro vita, non leggono più la propria vita e gli
eventi che accadono attorno a se con la logica dello spirito umano. I santi e
le sante sono coloro che immersi nel mistero di Dio si lasciano illuminare da
Dio e sanno leggere la propria vita e gli eventi che accadono intorno a sé con
gli occhi di Dio e sanno inserire quanto accade nella propria vita e nella
storia in quel grande disegno d’amore che Dio ha pensato per noi e che
chiamiamo la storia della salvezza.
Questi
sono i Santi. I Santi sono coloro che vivono immersi nel mistero di Dio, ma
questo non li porta ad isolarsi nella storia, a vivere quasi in una campana di
vetro e a disinteressarsi di ciò che accade attorno. I santi proprio perché
sono guidati dallo spirito di Dio e condotti nel mistero inaccessibile e
stupendo di Dio, nella luce di Dio sanno leggere gli eventi della storia e
sanno scorgere i tratti dell’amore di Dio in ciò che accade nel quotidiano,
nell’esperienza concreta di ogni giorno.
Questi sono i santi. Noi quando pensiamo ai Santi, diciamocelo francamente,
pensiamo che costoro sono uomini e donne dotati di poteri non comuni, straordinari:
fare miracoli, predire il futuro. No, i Santi non sono questi, i Santi sono
quelli che si lasciano guidare dallo spirito di Dio e vivono il mistero d’amore
di Dio e nella luce di Dio sono fermento di novità nella storia, fecondano la
storia trasformandola dal di dentro, per questo i santi non passano mai di
moda, sono sempre attuali.
Noi
ricordiamo tanti santi vissuti secoli fa, li avvertiamo vicino a noi, sentiamo
che abbiamo bisogno della loro presenza. Perché? Perché loro riescono a parlare
ancora oggi, perché sono stati uomini e donne impregnati dell’amore di Dio,
hanno saputo dare risposte al loro tempo, ciò che accadeva concretamente nella storia e riescono a dare ancora oggi le
risposte con la loro testimonianza. In questa Chiesa si venera Santa Rita,
tanti secoli fa è vissuta, eppure noi la avvertiamo vicina a noi. E’ stata donna, moglie, madre
consacrata e ancora oggi Santa Rita a distanza di secoli riesce a provocarci.
Perché? Perché lei era immersa nel mistero di Dio, guidata dal mistero di Dio,
lo Spirito santo ricevuto nel battesimo e confermato nella cresima.
E
così è stata Madre Maria Pia della Croce
che ci accingiamo ad onorare in questo anno giubilare in occasione del
centenario della sua morte.
Chi
è stata questa donna napoletana vissuta a cavallo tra 800 e il 900. Una donna
che non ha opposto resistenza allo Spirito santo, si è lasciata guidare dallo
Spirito Santo e ha vissuto la gioia di essere figlia di Dio.
San
Paolo scrivendo ai romani dice che coloro che si lasciano guidare dallo Spirito
di Dio sono figli di Dio e proprio perché lei è figlia di Dio, ha vissuto
l’intimità con questo Dio amore, si è lasciata trasformare dall’incontro con
Dio e in lei si è acceso un amore così forte che l’ha spinta a voler dare un
segno nella storia, nella sua città, tra le situazioni più difficili, tra le
emergenze sociali che il territorio faceva emergere.
Si è messa al servizio soprattutto degli
ultimi che ha voluto, che attorno a lei si creasse una piccola famiglia che poi
mano a mano si è sviluppata, di donne che come lei, afferrate dallo Spirito di Dio, immerse nel mistero di
Dio, potessero poi vivere al servizio dei fratelli.
L’Istituto
delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia che tanto bene hanno fatto e
fanno ancora oggi nella chiesa, nei luoghi in cui loro vivono e operano. I
santi non passano mai di moda, sono sempre attuali perché vivono in Dio ed
hanno messaggi forti per tutte le generazioni.
Madre
Maria Pia non passa di moda, non può passare di moda, perché è stata una donna
rivestita di luce, è stata davvero come Gesù ha chiesto ai discepoli, sale
della terra e luce del mondo, con la sua testimonianza di vita evangelica e di
donna consacrata a Lui.
Miei
cari, il messaggio che allora vogliamo portare stasera con noi, dopo aver
condiviso questa eucarestia: anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio,
lasciamoci guidare dallo Spirito di Dio, per scrutare il mistero di Dio.
Dio
non è inaccessibile, lontano da noi, inavvicinabile.
Si
è vero, come fece Mosè, quando sostò davanti al roveto ardente, anche noi
dobbiamo toglierci i sandali, cioè dobbiamo liberarci da tutti quei pesi che
non ci avvicinano a Dio, però dobbiamo aver fiducia di poter conoscere questo
Dio che è misericordia, amore sconfinato, amore infinito e anche noi immersi in
Dio in una relazione vitale con lui, lasciamoci guidare dallo spirito di Dio
per compiere le opere dell’amore nel quotidiano, nelle situazioni di vita,
nella famiglia, nella professione, nel servizio alla comunità.
L’amore
di Dio ci deve spingere ad essere fermento di vita nuova, una vocazione alla
santità.
Papa
Francesco ci ha fatto dono di un documento stupendo: “Esortazione Apostolica
gaudete et exsultate” sulla santità cristiana, questo dice concretamente,
ognuno deve vivere la santità nel proprio stato di vita, lasciandosi guidare
dallo spirito di Dio, vivendo l’esperienza di comunione con Dio e portando Dio
nel mondo per santificare il mondo.
Questi
sono i santi e tutti lo possiamo fare, non c’è bisogno di aver studiato
teologia, o di aver fatto corsi universitari nelle scienze sacre, per fecondare il mondo con la santità
basta essere aperti allo spirito di Dio e tutti abbiamo ricevuto questo spirito
nel battesimo e nella cresima.
Miei
cari alla scuola di madre Maria Pia della Croce, alla scuola dei santi anche
noi esercitiamoci ogni giorno in questa docilità allo spirito santo, vinciamo
lo spirito dell’uomo mortale che è in noi, abbandoniamo l’uomo vecchio direbbe
San Paolo, rivestiamoci dell’uomo nuovo, poi lasciamoci permeare dallo spirito di Dio, che ci conduca a comprendere il mistero ineffabile di Dio
trinità, e ad essere nel mondo il segno dell’amore di Dio.
Sia
questo l’impegno che prendiamo in questo anno giubilare.
Le
suore sicuramente ci offriranno tante opportunità per conoscere la venerata
madre che ha esercitato in grado eroico le virtù cristiane, man mano che
conosceremo Madre Maria Pia alla sua scuola diciamo, ognuno dica a se stesso:
ed io cosa posso fare per trasformare il mondo? Lei lo ha fatto da Suora, io da
vescovo, da prete, da diacono, da suora, da battezzato, da sposa, da sposo, da
figlio, io cosa posso fare per fecondare la storia?
Posso
fare questo, lasciarmi guidare dallo
Spirito di Dio, sempre, in ogni istante.
Sia
così per tutti noi, oggi e sempre.”
Alla conclusione della
celebrazione la Superiora Sr. Marilou Corvero Luna ha espresso la sua gratitudine a Sua
Eccellenza Mons. Giuseppe Favale
per l’attenzione , disponibilità e cura paterna verso la comunità, ai concelebranti per la loro presenza, guida
ed amicizia. In particolar modo al
carissimo Don Angelo che nei momenti difficili è davvero un grande angelo per loro mandato dal cielo. Ha altresì ringraziato il
diacono Stefano Lomele per la sua partecipazione e per la breve catechesi
sull’Indulgenza plenaria e l’onorevole Sindaco Avv. Pasquale Loiacono per la sua presenza.
Infine
ha espresso un grazie di cuore a tutti i presenti, per aver condiviso con loro questa
grande gioia e questo momento di grazia
che la Chiesa – -- nostra madre ----
continuamente ci dona.
Per
concludere ha condiviso con tutti i
presenti, un versetto della preghiera composta dalla Venerabile Madre Maria Pia
della Croce nella ricorrenza del
Giubileo dell’anno Santo 1900 proclamato
da Papa Leone XIII:
“Gesù mio Vi ringrazio della bontà
del vostro cuore, che mi ha fatto fare il Santo Giubileo. Gesù mio, in questo
momento vorrei possedere tutti i cuori delle creature, passate, presenti e
future, e tutti questi cuori vorrei che Vi amassero, Vi conoscessero e Vi
lodassero nel tempo e nell’eternità e fate o Gesù, che questo mio Istituto Vi
Lodi e Vi ami fino alla consumazione dei secoli.”
Questa
preghiera della madre, a nome di tutte le suore crocifisse presenti, ha voluto esprimere con tutto cuore
ed il loro grazie, assicurando per tutti
le loro preghiere.
Conversano, 7 Settembre
2018